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Ambizione vista nell'accezione positiva

L’ambizione nel senso nobile della parola

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“Ho un appunto che mi sono scritto oggi al lavoro. Non sono mai stato molto ambizioso. Davo all’ambizione una valenza quasi negativa. Per me la persona ambiziosa voleva solo guadagnare di più anche a scapito degli altri. Ho imparato che ha anche una valenza positiva.

Ho avuto uno scambio con una persona che si rimproverava di essere troppo ambiziosa. “Tu puoi sempre limitarti, io faccio più fatica a farla crescere!”, le ho detto.

Ho questo brutto vizio che un po’ mi sono sempre dovuto accontentare della situazione in cui sono cresciuto e un po’ mi ci sono abituato. Sono diventato pigro. Collego la vecchia pigrizia con l’ambizione che vorrei adesso. Sono due poli opposti in antitesi.

Sempre nel progetto, io vorrei adeguare l’ambizione a quelle che sono le mie potenzialità effettive. Faccio molta fatica a vedere le mie potenzialità. Un punto da cui partire, cominciamo a vedere cosa ho io che potrei mettere in campo o sviluppare di più quello che ho sopito. Sento il bisogno di un obiettivo da realizzare.”

Ci eravamo conosciuti circa un mese prima di queste parole. Mi disse di essere rimasto colpito da un mio post: “Cosa mi piace abbastanza da farne un mestiere”.

Forse gli era sfuggito “Ben venga l’ambizione, caro Jonathan!“, ed è l’occasione per invitarlo a leggerlo.

Ad ogni modo.

Mettere in discussione i presupposti

“Nel suo libro sul mondo del business in Giappone, Kenichi Ohmae riassume il ruolo degli strateghi con queste parole: «Il metodo dello stratega consiste nel mettere in discussione le ipotesi della maggioranza con una semplice domanda: perché?».

«Perché?» è la domanda che separa le persone pratiche dai visionari, i semplici tattici dai grandi strateghi, quella che bisogna porsi continuamente se si vuole capire, sviluppare e seguire la propria strategia.”

[Tratto dal libro “Gli scacchi, la vita”, Garry Kasparov]

L’ipotesi che vogliamo mettere in discussione è che l’ambizione abbia un’accezione solo negativa.

E il motivo per cui va messa in discussione è sottile ma potente: vedere l’ambizione in senso negativo distrae dal vero obiettivo: migliorare la condizione socio-economica.

Adottare solo un punto di vista negativo fa entrare in quella spirale che il mio coachee ha messo a fuoco: accontentarsi della situazione, abituarsi, rinunciare al miglioramento.

Vedere l’ambizione in senso negativo è come trovare sul cammino un cartello che ti avvisa del pericolo: “se entri nella terra dell’ambizione, troverai persone che non ti piacciono e a cui non vorresti essere accomunato/a. Cambia strada!”

Ma così facendo, rinunci anche all’obiettivo della condizione sociale ed economica migliore.

Domanda: perché vedi l'ambizione in un'accezione negativa?

L’ambizione in senso nobile

“Tutto sta che ella abbia della buona volontà e dell’ambizione, nel senso nobile della parola.”

[Tratto dal libro “Lettere dal carcere” di Antonio Gramsci]

Desiderare che la propria famiglia viva in condizioni migliori, non è ignobile. Tutt’altro.

Neppure va “a scapito degli altri”. I modi in cui si realizza il proprio obiettivo possono andare a scapito degli altri, ma non è l’ambizione in sé ad obbligare all’utilizzo di certe pratiche.

Quando ci sono solidi valori etici alla base, l’ambizione è un propulsore personale che va a vantaggio anche degli altri.

Domanda: qual è l'aspetto nobile della tua ambizione?

4 mesi dopo quella prima conversazione con cui ho aperto questo post, lui aveva smesso di seguire la natura distraente del presupposto sull’ambizione che l’aveva guidato per tutta la vita:

“Prima faticavo anche solo a vedere un progetto a lungo termine. Adesso, per quanto poco chiaro, riesco a intravedere uno schema, ma devo imparare a organizzarlo.”

Certo. Non rinuncia più alla meta e si attrezza per il viaggio.

E ha seguito l’intuizione: ha imparato ad organizzarsi.

Era pronto per un altro passo avanti.

Perché lasciare l’ambizione a chi la usa male?

“Dopo aver scoperto che i gruppi svantaggiati sostengono lo status quo più dei gruppi avvantaggiati, Jost e colleghi hanno concluso: “Le persone che soffrono di più in una data situazione sono, paradossalmente, quelle che hanno meno probabilità di mettere in questione, sfidare, rifiutare o cambiare la situazione stessa.” Per spiegare questo strano fenomeno, il team di Jost ha formulato una “teoria della giustificazione dei sistemi”. L’idea di fondo è che le persone siano motivate a razionalizzare lo status quo considerandolo legittimo anche quando va direttamente contro i loro interessi.” […] L’acquiescenza ci priva della rabbia morale necessaria per opporci alle ingiustizie, e della volontà creativa di immaginare una situazione diversa e possibile.”

[Tratto dal libro “Essere originali” di Adam Grant]

Tutte queste persone a cui è stato insegnato (e che hanno appreso) che l’ambizione ha una connotazione solo negativa contribuiscono allo status quo dei gruppi avvantaggiati.

Domanda: chi si sta avvantaggiando del fatto che vedi l'ambizione come negativa?

È una mia ambizione personale smuovere queste acque stagnanti, far mettere in discussione i presupposti limitanti, riattivare quella “rabbia morale necessaria per opporci alle ingiustizie”, risvegliare quella “volontà creativa di immaginare una situazione diversa e possibile” e realizzarla.

Un paio di mesi fa ho chiesto al mio coachee come stava andando con la sua idea dell’ambizione e mi ha risposto:

“Sto imparando a mettere la mia ambizione al livello delle mie capacità, senza crearmi aspettative irrealistiche. Ho molta voglia di mettermi in gioco e vedere quanto in alto posso puntare.”

Come userà l’ambizione nel senso nobile?

Contrariamente a quello che pensava (“io faccio più fatica a farla crescere!“), è stata una crescita naturale.

In futuro, ha deciso che vorrà sentirsi così:

“Il mio lavoro ha basi solide, io sono una base solida e finalmente sono in grado di costruire verso l’alto, un piano alla volta. L’ambizione è positiva e mi porta a cercare di migliorarmi sempre di più.”

Domani sera abbiamo una sessione e oggi volevo ricordargli come abbiamo iniziato e cosa c’è dall’altra parte. Perché qualche giorno fa mi ha mandato un messaggio in cui diceva di aver capito che gli altri hanno un ruolo, che gira meglio quando ci sono altri che traggono vantaggio dal suo impegno e ha aggiunto “credo dovremo tenerne conto in futuro”.

Appunto. Iniziamo a tenerne conto.

Domanda: seguendo questi ragionamenti, cosa devi fare per sviluppare il senso nobile della tua ambizione? 

Photo by Ashton Bingham on Unsplash

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