Stavo leggendo una mail in cui mi veniva raccontato un errore, definendolo un “fallimento“.
Mi sono chiesta:
“In quanti modi si può vedere lo stesso errore?”
Io invito continuamente i miei coachee a fare esercizi di questo tipo, in cui ci si “obbliga” ad arricchire la propria mappa del mondo, ad inserire nuovi punti di vista, nuove possibili “spiegazioni“.
Il motivo è piuttosto semplice: questi esercizi rendono la mente meno rigida e più flessibile e dunque più capace di far fronte a qualsiasi inconveniente della vita, più veloce nel trovare le soluzioni, più efficace nel reagire in modo funzionale alla situazione del momento.
L’obiettivo
Oltre alle ragioni che ho esposto sopra, perché è importante rispondere a questa domanda?
Facciamo una piccola premessa:
- Tutti (tutti!) facciamo errori, ogni giorno e in ogni momento.
- Il modo in cui attribuiamo significato al nostro errore influisce sulle nostre emozioni.
- Le nostre emozioni condizionano ogni nostra decisione e ogni nostra azione.
Per intenderci, per tornare alla mail da cui ha preso spunto questo post, se vedi il tuo errore come un fallimento, difficilmente proverai a capirne le ragioni o a correggerti o ad andare avanti. Il che è un bel problema, se ci rifletti.
Non mi sono posta il problema di dividere i diversi significati in una concezione positiva o negativa. Quello che trovo utile è creare una mappa dei diversi punti di vista che si possono avere sullo stesso errore e farlo nel modo più esauriente possibile.
Le risposte. Posso vedere un errore come…
- un fallimento (l’ipotesi di partenza)
- un’occasione di miglioramento
- una fonte di profitto
- una rivelazione su un nuovo mondo
- uno specchio rispetto ad altri errori/situazioni
- qualcosa di irrilevante che non cambia nulla
- uno stimolo
- una tragedia personale
- un sintomo
- un vanto
- qualcosa di necessario
- una fonte di turbamento
- una risposta ad un problema che non mi ero posto
- un pretesto per cambiare/uscire da una situazione
- una fonte di ispirazione
- un punto di unione (qualcosa che posso condividere con qualcun altro)
- qualcosa da cui scappare
- una vergogna
- “qualcosa di bello che mi avvicina al risultato” @gunzapper
- “una scoperta di un dettaglio che mi aiuta a fare meglio” @Yaila
- “un’opera d’arte” Giuseppe Palomba
Sai cosa mi piacerebbe?
Vorrei che questo post diventasse una sorta di “SOS ERRORE” per chi pensa di aver fatto la cavolata più grande della sua vita e guardando questa mappa si dica:
“Oh! Non ci avevo pensato! Potrebbe essere anche solamente…”