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Come avere la volontà per realizzare il mio obiettivo?

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“Lo so che dipende tutto da me, ma mi manca la volontà. Come si fa ad avere la volontà? Perché, se non si è soddisfatti, non si riesce a volte ad andare avanti?”

Forse è la primavera.

Forse è lei la responsabile di questa voglia di riordino, rinascita, rimodernamento che gira per l’aria.

Ma “sentirsi insoddisfatti” non è un obiettivo. Anche “aver voglia di cambiare” non è un obiettivo.

Sono spunti così vaghi e generici che non possono produrre nessun cambiamento sostanziale.

“Finché non avrai stabilito una meta precisa, non avrai mai la volontà. È normale che sia così.”

Un esperimento con Google maps

“Facciamo un esperimento. Apri Google Maps.

Clicca sul segno “meno” finché vedi tutto il mondo.

Ruotalo e scegli un paese che ti potrebbe incuriosire o che ti ha sempre affascinato.”

Il suo viso cambia spesso espressione mentre fa girare il globo terrestre. Probabilmente associa a ogni nazione un pensiero o un’incognita.

“Il Giappone!”

Torna a guardarmi e mi scruta per capire se ha dato la risposta giusta.

“Ora stringi l’immagine finché vedi solo il Giappone.

Cosa ti dice, guardando la mappa così? Ti viene la volontà di andarci?”

Si scurisce in volto.

“Beh, no. È vero che sono insoddisfatta perché vorrei viaggiare di più, ma il Giappone, anche se ha sempre avuto un certo fascino, non è particolarmente attrattivo guardandolo così.”

“E se metti la modalità “satellite”? Cambia qualcosa?”

“Più che altro, mi viene voglia di zoomare ancora.”

“Vai! Procedi!”

La vedo trafficare con il mouse. Si è estraniata dalla conversazione con me.

Avere la volontà dipende dal tuo punto di vista

volontà di realizzare un desiderio
Photo by Lin Mei on Unsplash

“Ho messo street view. Sono dentro le strade. Mi sembra di essere davvero lì.”

Le lascio un po’ di tempo per giocare con lo strumento ed esplorare il luogo.

“Se pensi alla volontà di andarci che differenza c’è fra l’intensità dell’emozione quando guardavi il Giappone da molto lontano nella visuale complessiva del globo terrestre e l’intensità dell’emozione ora che “passeggi virtualmente” per le strade di Tokyo?”

“Più entravo nei dettagli più avevo voglia di scoprire e vivere quel momento. Direi che sono passata da “fredda e indifferente” a “calda e molto presa”.”

“Quindi, se volessimo fare un parallelo, quando ti senti insoddisfatta e hai voglia di cambiare ma non senti la volontà per farlo, stai guardando tutto da una distanza eccessiva, che non ti fa mettere a fuoco dove intervenire e come. Perciò la volontà resta bassa.

Per restare nella metafora, dovrai scegliere “il tuo Giappone” da cui cominciare a lavorare per sentirti soddisfatta e mettere in moto il cambiamento globale.”

Avere la volontà è nel tuo controllo

Un numero indefinito di ostacoli può impedirti di realizzare il tuo obiettivo. Potrai prevedere molti di essi, qualcuno sarà imprevedibile.

Ma la volontà di superarli e arrivare fino a destinazione dipende tutta da te.

Accettare che l’intensità della volontà non sia sempre costante nel tempo è un bel passo. Inutile avvilirsi o giudicarsi. Meglio conoscere gli strumenti che possono far superare i momenti di stanchezza emotiva che capitano a tutti.

Il punto di vista da cui si guarda, la qualità del dettaglio, la quantità dei dettagli possono essere dei fattori che incidono moltissimo sulla volontà.

“Quindi quando non ho la volontà è perché mi sento troppo distante?”

“Sì, potremmo vederla così.

Se ti manca la volontà per un obiettivo che devi ancora intraprendere o formalizzare, sei distante a livello di informazioni (non sai bene cosa troverai, come ti sentirai, perché è importante).

Se ti manca la volontà quando sei già in viaggio è successo qualcosa che ti ha fatto prendere le distanze, hai la percezione che la strada sia ancora troppo lunga e non vedi il traguardo.

Attenzione anche a quando sei così dentro i dettagli che perdi la visione generale. Anche quello può essere demotivante.”

Bisogna saper regolare la “distanza”, il livello di zoom.

Nei momenti in cui manca la volontà di superare l’ostacolo, di andare avanti, di continuare a impegnarsi bisogna chiedersi:

  • Cosa dovrei guardare più nel dettaglio per motivarmi? Ti accorgerai che aumenta la sensazione di entusiasmo, l’interesse, la voglia di fare.
  • Cosa dovrei guardare meno nel dettaglio? Per esempio i risultati scoraggianti. Meglio fare un passo indietro e fare feedback su cosa ha portato a quell’errore.
  • Dove dovrei avere lo sguardo? Su cosa devo focalizzarmi? Per esempio, sul traguardo anziché sull’ostacolo, per cercare soluzioni.

Non può mancarti la volontà se impari a regolare il tuo sguardo sul traguardo, sul percorso, sui tuoi “perché”. Avvicinandoti o allontanandoti, fermandoti a metà via o a tre quarti. Scendendo fin nell’iper dettaglio senza scordare di buttare un’occhiata generale dalla luna. Osservando cosa cambia in te e imparando qual è il punto di vista da cui ritrovi subito la carica.

L’importante è avere conoscenza di questo strumento (che ora hai) e la consapevolezza che dipende da te usarlo (o non usarlo).

La volontà è una tua responsabilità.

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