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Lo sapevo già che sarebbe finita così

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“Mi sono lasciata andare in questa situazione in cui nell’aspettare non facevo niente per me. Aspettavo che le cose cambiassero, ma in fondo lo sapevo già che finiva così.”

Lo sapevo già che sarebbe finita così

Photo by Katelyn Montagna on Unsplash

Chissà quante volte si è rimproverata da sola perché, dato che lo sapeva già, avrebbe potuto evitarlo. Eppure

“Se lo sai e non fai niente, allora vuol dire che non lo sai davvero.”

Anthony Robbins

Quindi, mi chiedo:

  • non lo sapeva davvero (e dice di saperlo ora, dopo un’analisi a posteriori di come si sono svolti i fatti e della conclusione a cui è arrivata)?
  • oppure si è condizionata negativamente senza essere consapevole che i suoi pensieri neri stavano mettendo una patina di inefficacia su ogni azione, facendole ottenere proprio quello che non voleva?

Le chiedo qualche informazione in più. I controlli incrociati sono dei grandi rivelatori.

Le sue risposte non contengono nulla di tangibile; solo molte generalizzazioni su come vanno di solito certe cose, tanto che mi sembra stia attingendo a un manuale di proverbi.

Ma scopro qualcosa di molto importante. Oltre a questo contesto specifico di cui stiamo parlando, lei applica

“Lo sapevo già!”

anche al lavoro, alle amicizie, ai nuovi obiettivi.

Da un lato la spinta a migliorare la sua vita, dall’altra una convinzione che rema contro e conduce a realizzare una previsione negativa.

“Inizi un progetto, hai un’idea di come dovrebbero andare le cose, la proponi, non viene accolta, rinunci a te stessa ma continui a restare dentro al progetto.

Come hai detto all’inizio, aspetti senza fare niente per te.

Finisce in maniera negativa confermando ciò che sapevi fin dall’inizio.

Il problema è che in questo modo stai accumulando una collezione di risultati negativi che certo non aiutano la fiducia in te stessa e nelle tue capacità.

A forza di dimostrarti “lo sapevo già” (in modo negativo), ti sei confermata di non essere capace di concludere in maniera positiva.

Se proprio ti piace “lo sapevo già”, possiamo conservarlo e orientarlo in modo positivo.

Come ci muoviamo?

Intanto definiamo l’obiettivo sapendo che potremmo avere difficoltà con questa convinzione, almeno nei primi tempi finché:

  • avrà preso la buona abitudine di essere costruttiva durante l’attesa (se le capita di dover attendere);
  • avrà imparato a smettere di rinunciare a se stessa, a smettere di rinunciare a esprimere la sua opinione, portando avanti il suo punto di vista.

In ambito professionale abbiamo l’indiscusso vantaggio che è più obiettiva, meno coinvolta a livello di emozioni e può toccare con mano come cambiano i risultati (mentre nella sfera privata i tempi sono necessariamente più lunghi, ma intanto prende fiducia in sé e nel fatto che, cambiando le sue convinzioni, cambiano anche i risultati che ottiene).

Un feedback molto interessante

“Ricorda che i tuoi “lo sapevo già” ti hanno insegnato che sei capace, solo che non porti avanti la tua linea o non sai come comunicare la tua linea in modo che venga valorizzata da te stessa e accolta dagli altri.

I vecchi “lo sapevo già” erano l’esito del suo rinunciare a portare avanti la sua posizione, non credendo nelle sue capacità.

I nuovi “lo sapevo già” saranno l’esito del suo aver imparato:

  • a dare fiducia alla sue capacità e alle sue conoscenze;
  • a comunicare in modo efficace la sua posizione, in modo che venga accolta e sostenuta da tutti.
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