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Voglio tutto e subito anche se so che non è possibile!

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«Tutto e subito! Mi sono rotta le palle di perdere!»

Voglio tutto e subito
Photo by Slava Bowman

Apre la sessione di coaching così, senza mezzi termini. La sua decisione di dare un taglio alla continuità negativa non ammette alternative.

Naturalmente, sa benissimo che “tutto e subito” non è possibile. Non devo certo spiegarglielo io.

Però quel pensiero brucia dentro e alimenta un fuoco a cui non è (ancora) riuscita a dare una direzione. Finora le ha fatto mandare in fumo le sue energie, peccato.

Mi viene in mente un’altra mia coachee che si definiva “totalizzante”: quando iniziava un progetto si immergeva fino in fondo, perdendo di vista tutto il resto. Oppure, se sapeva di non avere il tempo o le risorse per potercisi dedicare con quell’intensità, non iniziava neppure. Qualche giorno fa la stavo prendendo in giro perché ora riesce a portare avanti obiettivi diversi, non è più un problema fermarsi quando è necessario, non ci resta più male quando i risultati non arrivano subito perché ha imparato a saper attendere la gratificazione mentre continua a costruire.

“Tutto e subito” trasformato in un punto di forza

«Sai che “tutto e subito” può giocare a nostro vantaggio se lo usiamo bene?»

Eccomi qui, a farle apprezzare un pensiero che sta cominciando a detestare perché non l’aiuta a produrre i risultati che vuole.

«Per esempio, può esserlo se lo orienti sulla giornata… Potresti specificarlo meglio, in questo modo: “voglio tutto e subito il meglio che posso trarre da ogni situazione”.

Del resto, i grandi risultati sono fatti di piccole azioni quotidiane eseguite al meglio, no?»

C’è un “però” che aleggia nell’aria. Lo sento arrivare e lo anticipo prima che si manifesti.

«Però dobbiamo tenere conto di un ostacolo che può venire sempre da quel “voglio tutto e subito”… Riguarda quelle situazioni in cui “perdi tutto e subito”… Come qualche giorno fa in cui ti è stato tolto qualcosa per cui avevi lottato duramente e hai reagito al solito, chiudendoti nella tua tana a leccarti le ferite…

Sappiamo che nel lavoro, quando non ottieni quello che vuoi, spingi più forte o trovi una strada diversa. Comunque non molli. Nella vita privata, invece… Beh, lo sai…

Hai mai letto “Chi ha spostato il mio formaggio?” di Spencer Johnson

No. Lo leggerà, ma ha già intuito cosa voglio farle capire.

«Sappi che mi odierai quando l’avrai fra le mani e ti riconoscerai proprio nel topolino a cui non vorresti mai assomigliare…»

Abbiamo davanti 3 mesi tosti.

Desiderare di avere “tutto e subito” di un traguardo impegnativo e che va costruito nel tempo può essere fonte di enorme fatica.

Ma focalizzarsi sul “tutto e subito” di ogni singola azione spinge a dare il massimo di sé e ad avere una gratificazione immediata, che è esattamente quello che le serve per stare sul pezzo e correggere quell’aspetto del carattere che, in alcuni settori della vita, non le fa fare ciò che saprebbe fare benissimo.

La terrò d’occhio e lei lo sa. Perciò non potrà rintanarsi come farebbe se non si fosse impegnata con me. Perché tante volte è proprio questo che ci serve: lo sguardo di qualcuno che ci comunichi:

“Ciò che stai facendo è importante; ciò che stai facendo ha un valore e anche se adesso ti sembra non averne, fidati: l’avrà.

Otterrai il “tutto e subito” mentre ti accorgerai di averlo costruito tappa dopo tappa!”

Crescerà la tua fame di vita in questi mesi.

Crescerà la tua fiducia in te (la mia è già enorme!)

Scardineremo i pregiudizi che hai su di te.

Io e te, insieme, faremo emergere la meravigliosa persona che sei, in tutto il tuo splendore.

Non si potrà non notarti, sarà impossibile stare lontani da te.

Ed è esattamente quello che vogliamo!

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