La mancanza di entusiasmo ha un costo altissimo anche se è molto arduo riuscire a valutarlo ma proviamoci comunque. A me e a te, le sfide piacciono.
Fare ma con mancanza di entusiasmo.
Fai una cosa, la fai perché devi, perché l’hai promesso, perché qualcuno se l’aspetta e produci quel che ti viene.
Mi hanno sottoposto un prodotto vittima della mancanza di entusiasmo e mi è scappato detto al suo autore:
“Non ha l’anima… Si sente che non ne avevi voglia, si sente che pensavi ad altro, si sente che l’hai fatto perché dovevi, si sente…”
Vale anche per te, se ci pensi. Basta che richiami il ricordo dell’ultima cosa che hai fatto senza passione…
Lì per lì, non sembra grave. In fondo, qualcosa hai prodotto. Ma c’è un aspetto che sottovaluti: ciò che hai fatto dirà qualcosa di te a chi l’incrocerà sulla sua strada.
Come parla di te?
Che figura ci fai?
Che impressione lasci?
È proprio questo il costo che dovresti cominciare a pesare e valutare.
Perché nel breve periodo, magari, non te ne accorgi.
Ma nel lungo periodo si materializza.
Capisco che sia difficile prenderne consapevolezza. Qualche giorno fa ho visto un documentario, “Dentro la zona“, che parla degli effetti delle radiazioni nucleari. Non le vedi, all’apparenza sembra tutto normale, eppure ci sono e fanno danni. Ecco, più o meno è la stessa cosa.
Il fatto che non ti accorgi dei potenziali rischi dell’impegnarti “giusto per…” non significa che non ci sono.
Non è raro che chi ha mancanza di entusiasmo, finisca con il dare la colpa agli altri che
“Non sanno capire“
“Sono difficili“
“Non hanno gusto“
…
È un modo per scaricare fuori la responsabilità.
Invece, è proprio quel prodotto che contiene un messaggio, meno chiaro al suo produttore, ma chiarissimo a chi lo riceve:
“non ne ho voglia“
“preferirei fare altro“
“ho dei pensieri che mi disturbano“…
A questo punto, dovrebbe esserti scattata un’osservazione.
Puoi misurare qualcosa, in effetti, nell’immediato: la fatica che fai per obbligarti a portare a termine quel lavoro, l’energia che sprechi per combattere i pensieri che ti distraggono, la pesantezza che provi perché non ottieni soddisfazione da ciò che fai.
Sai ascoltarti?
Ripensa a un momento in cui stavi facendo qualcosa con un entusiasmo incredibile.
Come lo percepivi nel tuo corpo?
Quali immagini avevi nella mente?
Che cosa ti dicevi?
Tutte queste risposte, tutte, devi ritrovarle ogni volta che ti applichi. Altrimenti farai qualcosa “senz’anima“. Se ti accorgi che non ci sono e scegli di ignorare dei segnali importanti, non stupirti se ciò che hai fatto lascia indifferenti (se non peggio).
Se devi fare giusto per fare, non lo fare.
Io la penso così. Ognuno è libero di pensarla come vuole, ovvio. Ma se hai recepito ciò che voglio farti capire, sarai d’accordo con me.
In pratica, è come se tu attivassi una “pubblicità negativa” su di te.
Piuttosto, mi sembra molto più intelligente cercare di ritrovare quell’entusiasmo che hai perso. Altrimenti, quei costi che adesso non riesci a percepire, un giorno si presenteranno per chiederti di saldare il tuo debito.