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Lavorare su se stessi rende belli ed è sotto gli occhi di tutti

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Questo post è nato da uno stimolo che ho sentito forte a parlare dell’effetto del lavorare su se stessi, in seguito ad una serie di “coincidenze” accadute stamani.

Un paio d’ore fa passo da una cliente e nel momento in cui stavo per andarmene, mi chiede:

Posso farti una domanda personale?

Ho un po’ di timore ma…

Certo!

Michela, sei una persona che lavora molto su se stessa?

Sì, molto. Perché?

Si vede.

Sai che è un complimento ma non hai ancora l’autostima giusta che ti fa essere sicura, sempre.

Sei cambiata molto da quando abbiamo iniziato il lavoro del mio negozio. Ora sei solare, l’espressione del viso è molto distesa. Emani luce.

Mi commuovo e arrossisco.

Fra me e me dico:

Tutta la fatica che ho fatto e che sto facendo, i rospi ingoiati e quelli sputati, i pianti isterici, sforzarsi di ascoltare anche quando spereresti di essere sorda, sentirsi in fondo a un buco ma sapere che non è quello il posto in cui vuoi rimanere…”

E sì, perché il lavoro su se stessi è faticoso!

I risultati però, la gente li vede, li sente, li tocca con mano.

La tua energia vibra e si riflette nelle “risposte” che la gente ti da.

Esco dal nuovo negozio della mia cliente per andare in banca. Penso, e mi sento pervasa da autocompiacimento e commozione.

Davanti a me, una persona deve entrare e due devono uscire.

Mentre sto aspettando, riconosco la mamma di una nuova amichetta di mia figlia, al di là dal vetro blindato. Ci siamo viste solo due volte. Esce e mi dice:

Che bella che sei! Truccata così… Stai proprio bene!

Mi chiedo: “Truccata così?”

Sono una donna che non ama truccarsi tanto: un filo di fondotinta nelle stagioni più fredde, due pennellate di fard, una di mascara e un bel rossetto. Sul rossetto non transigo. Mi piacciono i toni del rosso, in tutte le sue sfumature.

Dopo mi viene in mente che la prima volta ci siamo incontrate in piscina e non ero truccata, la seconda al compleanno di mia figlia… e non ero truccata!

Ok… La mia autostima aumenta…

Entro in banca e mi siedo per aspettare il mio turno. Arriva una conoscente, si siede vicino a me:

Complimenti per la forma, Michela!

“Oh, mamma!” – esclamo tra me e me… – “Che ho fatto?”

A dirla tutta Renata, sono stata anche più in forma di così.

Non saprei. Non t’incontravo da molto tempo. Un paio di settimane fa ti ho visto al mercato e il pensiero che ho fatto è che stai proprio bene.

Lavorare su se stessi è visibile all’occhio esterno

La mia attenzione ritorna al lavorare su se stessi, lavoro che sto facendo da molto tempo. La chiave del benessere, quello vero, profondo, duraturo, che migliora attimo dopo attimo. Sono convinta che stia tutto qui.

Lavorare su se stessi rende belli

Ciò che ho imparato a fare ultimamente però, è  approfittare delle emozioni suscitate dagli eventi esterni per arrivare alla comprensione dei miei limiti. Una volta riconosciuti e compresi, apro la mia cassetta degli attrezzi e mi metto al lavoro per superarli. Più che una cassetta, dico ora, è uno scrigno prezioso. Contiene tutto ciò che di utile ho sperimentato a oggi. Metodi, strumenti, esercizi, meditazioni, rituali, spunti di riflessione, libri, scritti, immagini. La scelta di condividere questi pensieri in questo blog, lascia intendere che il coaching è uno di questi strumenti d’oro.

Non è finita! Ho passato mezz’ora di fuoco! Nel senso buono del termine, perché credo di essere arrossita più di una volta e l’emozione che ho sentito dentro, non è ancora passata.

Arriva il mio turno allo sportello della banca. Mi siedo.

Che bel rossetto! Le sta proprio bene! Dove l’ha preso?

Finito di scrivere questa frase. Rido, tra me e me e mi sfrego le mani.

Ogni giorno è una battaglia a far quadrare il cerchio e non tutti i giorni si vivono mezze ore di fuoco com’è capitato oggi. Posso assicurarti che molte volte mi è capitato di uscire vestita meglio, più curata e con l’intenzione di sorridere anche se non mi andava ma non è mai successo quello che ho vissuto stamattina, forse quando ero innamorata.

Lavorare su se stessi altro non è che amare se stessi.

Questo successo va a sommarsi a un “Sei cambiata molto” detto un paio di settimane fa dalla mia coach preferita ;), dedotto, presumo, dal mio modo di esprimermi nei social network o da come scrivo nel mio sito Spazi Fluidi, unito a un “È da tanto che non ti vedo così distesa. Come mai tu non hai le rughe?” detto da una mia carissima amica, domenica scorsa.

Che ne dici?

Nulla può renderti migliore di un lavoro fatto su di te. Fatto come si deve! I risultati li vedi nel mondo che ti circonda, nelle risposte che arrivano inaspettate a premiare la tua nuova luce e la tua pelle che brilla di energia vitale.

Lavorare su se stessi rende belli.

Ah! Hai notato che tutti i complimenti che ho ricevuto sono arrivati da donne?


Articolo scritto da Michela Martini, architetta feng shui.

Il suo sito è: Spazi Fluidi. Abitare gli spazi dell’anima.

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