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Gli apprezzamenti e i criteri per riconoscerli

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Gli apprezzamenti sono importanti. Per quanto si possa essere sicuri di sé, fa piacere ricevere dei riconoscimenti per il proprio operato, per i propri progressi, per quell’idea fuori dagli schemi…

Apprezzamenti e riconoscimento del merito

Tutto questo diventa ancora più importante se arriva da persone verso le quali nutriamo stima, affetto, amore.

E, quando mancano i complimenti proprio da quelle persone, la loro assenza pesa eccome.

“Se non sono apprezzato, non valgo niente…”

“E come sai che ti apprezza?”

“Perché me lo dice o me lo fa capire con le espressioni o con i gesti…”

Uhm. Tutto bello, sulla carta.

In un mondo idilliaco, quando raggiungi un traguardo, quando fai qualcosa di bello e meritevole le persone vengono da te, ti danno una pacca sulla spalla, spalancano un sorriso gigantesco e ti dicono:

“Grande! Continua così! Vai forte!”

Mondo idilliaco, appunto.

Nella realtà, accade molto raramente. Nello sport va meglio, si riesce spesso a riconoscere il merito.

Ma gli apprezzamenti nel lavoro e nella vita privata sono merce rara.

La tua conquista fa da specchio alle loro. Cominciano a chiedersi:

  • Potrei fare altrettanto?
  • E se non ci riuscissi?
  • Come posso superarti a mia volta?
  • Non è forse quello che faccio già io? Dov’è la novità?

Quando invece non c’è competizione, c’è spesso “paranoia” o “ripicche in sospeso” o “dare per scontato”.

  • Cosa penserà se gli/le faccio un complimento?
  • Cosa penserà chi vede/sente che mi complimento?
  • A me però mica me li ha fatti quando…
  • Sai già che ti apprezzo, non c’è bisogno che te lo ripeta tutte le volte…

“È un mondo difficile”, cantava Tonino Carotone…

D’altra parte, sai che noia mortale se fossero tutti così espliciti nel manifestarsi…? Non si perderebbe forse il gusto della conquista?

Lo so, ancora non ci credi che ti annoieresti dato che attualmente è tutto così complicato e ti sembra di pretendere la luna tutte le volte…

Andiamo per gradi.

Le persone fanno molta fatica a fare apprezzamenti e a riconoscere i meriti. Fanno fatica perché hanno delle convinzioni limitanti a loro volta, come tu, del resto, hai il pensiero “se non me lo dice, non mi apprezza”.  

I pensieri limitanti funzionano un po’ come i disservizi della connessione per internet… Fanno saltare i ponti comunicativi, non ci si capisce più e, quando le cose vanno proprio male, fanno anche passare la voglia di capirsi. Non possiamo cambiare i loro pensieri, ma quella sciocchezza che ti dici possiamo gestirla. Ed è esattamente quello che faremo.

Dopo però.

Prima fammi aggiungere un’altra informazione. Le persone hanno (anche) modi “strani” di riconoscere i meriti e manifestare apprezzamenti.

Qualcuno, di carattere, usa spesso il “sarcasmo” e non si accorge di farlo anche per premiarti (il che vanifica un po’ il suo sforzo perché può essere frainteso). Qualcun altro ti fa i complimenti ma solo quando non puoi sentire. Contorto, è vero, ma questo è.

Ora però, lasciamo loro da parte e concentriamoci su di te.

Il tuo vero limite è nei “criteri per riconoscere l’apprezzamento”. Ne avevi solo 2 per sentirti apprezzato: “me lo dice” e “me lo dimostra”.

Mi hai detto che ti piace la torta Sacher… Puoi pensare di fare un’ottima Sacher solo con la cioccolata e la farina…? Non credo proprio. Ti servono anche delle uova, del latte, della marmellata, … Per il momento, è come se tu conoscessi solo 2 di quegli ingredienti che la compongono e ignorassi l’esistenza di tutti gli altri che la rendono appetitosa al tuo palato.

Perciò, quello che devi fare è andare alla scoperta dei variegati e meravigliosi modi in cui le persone dimostrano di apprezzarti

Ti ritroverai a scoprire espressioni che non avevi mai notato, a notare sfumature nel tono della voce riservate solo ai complimenti e a cui non avevi mai fatto caso, a calibrare un particolare modo di respirare che dice (seppure con il corpo e non a parole): “mi fai sentire bene”.

E allora sorriderai di quanti problemi ti facevi oggi, solo perché avevi una visione limitata dai tuoi preconcetti e dalle tue insicurezze.

Un’ultima precisazione sugli apprezzamenti che non ricevi…

A volte siamo noi stessi a demotivare chi ci vuole motivare, sostenere, incoraggiare. Per esempio, se ti fanno un complimento e pensi di non meritarlo, manifesti sfiducia nell’altra persona. Se metti in discussione la loro buona fede, se devono insistere così tanto per farti capire che credono in te, alla lunga si stancano e smettono di dimostrarti la loro stima.

Ciò significa che se fino a ieri hai sbagliato, oggi (oltre a imparare a riconoscere i segnali che ti mandano!), devi rieducare le persone a dimostrare di apprezzarti magari mostrando loro come si fa.

Perché, ricorda, il cambiamento degli altri parte sempre prima dal nostro.

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